Il governo potrebbe rendere definitivo il limite di € 5 milioni di garanzie del Fondo concedibili ad ogni singola impresa.
Questo è ciò che è emerso durante il convegno: “Garanzie pubbliche e sistema creditizio: possibili evoluzioni e conseguenze per il sistema produttivo” organizzato dall'Associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito (Anspc).
Ad oggi, in deroga alla normativa vigente e per agevolare le aziende colpite prima dalla crisi legata alla pandemia e successivamente dalle pesanti ripercussioni del conflitto russo-ucraino, ogni singola azienda rientrante nella dimensione di PMI può accedere a garanzie rilasciate dallo Stato fino ad un importo di € 5 milioni.
La data di scadenza di questa deroga è fissata al 31/12/2023 e, con l’avvicinarsi del termine, il Governo sta facendo le dovute riflessioni sulla base dei numeri a disposizione su uno strumento che è diventato non più solo strategico ma oramai fondamentale per concedere credito.
Il rapporto tra le garanzie pubbliche ed i finanziamenti erogati è di 1 a 14 quindi una leva importante che negli ultimi anni ha sostenuto le aziende per richieste di liquidità e per finanziare gli investimenti.
Non solo vantaggi per le aziende: anche le banche, sempre più rigide nel concedere credito a causa delle norme sempre più stringenti dettate da BCE, Banca d’Italia e Basilea, hanno tratto grandi vantaggi dal Fondo di garanzia; certamente hanno potuto concedere credito in maniera più elastica ma soprattutto hanno potuto accantonare meno riserve a patrimonio grazie proprio alla garanzia pubblica.
Il Fondo di Garanzia è oramai arrivato a coprire il 33% dei finanziamenti del sistema produttivo italiano ed uno stop tra tre mesi significherebbe rendere ulteriormente più difficile l’accesso al credito per le PMI italiane in un contesto di alti d’interesse ed una situazione legata al conflitto russo-ucraino di difficile risoluzione in tempi brevi.
Il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha così dichiarato: “Il nostro Paese nel secondo trimestre si è posizionato in coda nella graduatoria dell’Eurozona per quanto riguarda i prestiti bancari alle imprese, -7%. Non siamo ancora in vista di una stretta creditizia ma bisogna tenere alta l’attenzione. Il Fondo di garanzia italiano è una best practice a livello europeo che ci viene invidiata e imitata. Confermo che ci sarà un percorso graduale per un rientro del Fondo ad una operatività strutturale e sistemica, che sarà normalizzata rispetto ai picchi del biennio 2020-2022” Accogliamo con favore il percorso intrapreso dal governo per rendere sistemica la garanzia pubblica così come oggi è in deroga; noi di FINTECH MEDIA FINANCE siamo convenzionati con i più importanti istituti di credito che utilizzano lo strumento del Fondo di garanzia. Vuoi cogliere questa opportunità?