Il 2022 si è aperto con un grave problema già annunciato nei mesi precedenti: il caro bolletta.
Il costo dell’energia è aumentato e molto probabilmente aumenterà sensibilmente nel corso dei prossimi mesi andando a ridurre, se non ad annullare, la redditività delle imprese.
Seppur con difficoltà, resisteranno meglio le aziende che esprimono margini di redditività più elevati ma le imprese che lavorano con margini più bassi, specie se energivore, avranno bisogno di analizzare seriamente l’impatto che l’aumento della bolletta può avere sulle commesse acquisite. Non sempre, infatti, è possibile modificare i contratti acquisiti con i clienti al fine di mitigare i costi aggiuntivi e quindi merita un’attenta riflessione l’analisi dei costi.
Al fine di recuperare redditività e valorizzare gli immobili di proprietà delle imprese, esiste da tempo una soluzione a molti già conosciuta: l’impianto fotovoltaico.
Seppur il tempo di rientro dall’investimento poteva apparire eccessivo fino a poco tempo fa, con il caro energia i tempi di ammortamento dell’investimento si sono notevolmente ridotti.
In particolare, le aziende che hanno un costo d’energia di notevole impatto nel conto economico possono trarre numerosi benefici dall’acquisizione di un impianto fotovoltaico che non solo ha come diretta conseguenza la riduzione del costo dell’energia (che ovviamente dipende dalla tipologia d’attività svolta) ma questo investimento ha altri due ulteriori benefici spesso sottovalutati: la riqualificazione degli immobili dove viene svolta l’attività con il relativo innalzamento del valore commerciale ed un impatto sulla sostenibilità, tema di particolare interesse per tutte le imprese attente al “green”.
Mentre la valutazione della riduzione del costo energetico, come anticipato, dipende dalla tipologia dell’attività svolta e quindi dai consumi, vogliamo oggi soffermarci sull’aspetto fiscale e finanziario d’acquisizione degli impianti fotovoltaici.
Con la Circolare n. 36/E/2013, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che:
- quando l’impianto fotovoltaico si configura come bene mobile si applica l’aliquota del 9% (circolare n. 46/E/2007) con un ammortamento quindi in 11 anni;
- quando l’impianto fotovoltaico costituisce un bene immobile, l’aliquota di ammortamento applicabile è pari al 4% con un ammortamento di 25 anni.
Per poter beneficiare quindi di un ulteriore vantaggio dal punto di vista fiscale, lo strumento più indicato per poter affrontare l’investimento è certamente il leasing finanziario che va in parte a ridurre la durata dell’ammortamento fiscale a seconda della tipologia d’impianto acquisito; ricordiamo che il leasing finanziario non appesantisce la posizione finanziaria netta a bilancio e quindi è lo strumento ideale per acquisire un impianto fotovoltaico senza un impatto rilevante sulle passività.