Da pochi giorni il World Economic Forum ha pubblicato il report sul futuro del lavoro.
Lo studio analizza i cambiamenti che investiranno il mondo del lavoro fino al 2027 riportando, tra le altre, le professioni a più rapida crescita e quelle in declino.
Questo report analizza le evoluzioni in atto che sintetizziamo per punti:
- Da qui al 2027 verranno creati 69 milioni di nuovi posti di lavoro e ne saranno eliminati 83 milioni
- Le tecnologie digitali saranno il vero motore del cambiamento
- I posti di lavori a più alto tasso di crescita sono quelli legati alla digitalizzazione, allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e alla sostenibilità
- Saranno richieste ai lavoratori nuove competenze e si stima che il 60% dei lavoratori entro il 2027 avrà bisogno di un’adeguata formazione.
Ma quali sono i posti di lavoro col più alto tasso di crescita e quelli che subiranno una forte riduzione?
Come si evince dalla grafica sopra riportata, saranno i ruoli impiegatizi e di segreteria ad essere maggiormente colpiti proprio a causa dell’intelligenza artificiale; colpisce che al primo posto tra le professioni in netto calo ci saranno i cassieri delle banche ed i ruoli analoghi seguiti dagli impiegati del servizio postale e dai cassieri che già da tempo vedono rivoluzionare la propria professione con la digitalizzazione dei processi.
In contrapposizione a quanto sopra nelle professioni a più alto tasso di crescita troviamo gli specialisti dell’intelligenza artificiale seguiti da quelli per la sostenibilità; tra le professioni in crescita troviamo inoltre gli analisti dei big data e gli ingegneri fintech.
Parola d’ordine “adattarsi al cambiamento” soprattutto nel settore finanziario dove da tempo le persone stanno pian piano scomparendo sostituite dalle tecnologie digitali.
Le persone avranno sempre e comunque un ruolo cruciale nell’interazione con la clientela perché è questo il fattore più importante che ci rende “umani” e non macchine ma è necessaria una presa di posizione accettando i cambiamenti e adattandosi ad essi trasformando i problemi in opportunità.