Vogliamo partire con la nostra analisi su un aspetto incredibilmente delicato e di attualità: l’andamento dei tassi d’interesse.
Come potete vedere dal grafico sopra riportato, prendiamo in esame la media mensile dell’Euribor a 3 mesi, un indice di riferimento molto utilizzato nei finanziamenti a tasso variabile.
La nostra analisi parte dal gennaio 1999 dove la percentuale era circa del 3,20% che si è alzata a dicembre del 2000 a quota 5%; la percentuale torna di nuovo a scendere nel corso degli anni successivi fino all’Ottobre del 2008 dove la media mensile raggiunge il 5,23%. Dal 2008 ad oggi, la cronaca finanziaria purtroppo la conosciamo tutti, i tassi d’interesse sono calati in maniera importante fino ad arrivare a luglio 2015 dove per la prima volta l’Euribor a 3 mesi entra nel terreno negativo.
Complice il periodo di incertezze che stiamo vivendo, la BCE ha deciso di aumentare i tassi d’interesse e, se fino a giugno 2022 abbiamo sempre sentito parlare di tasso finito, oggi si torna a parlare di spread + indice di riferimento che ad Agosto 2022 ha toccato quota 0,39% risalendo nel terreno positivo.
Cosa ci dobbiamo aspettare?
Difficile fare una previsione considerando la velocità a cui si evolve l’economia ma possiamo provare a dare la nostra chiave di lettura guardando il passato. La media mensile dell’Euribor a 3 mesi non ha mai superato il 6% nel periodo analizzato e riteniamo ragionevolmente che la BCE interverrà con delle politiche di sostegno per aziende e famiglie volte a calmierare gli effetti negativi del caro energia e degli strascichi legati alla pandemia.
Il nostro consiglio è ovviamente prepararsi finanziariamente con delle scorte di denaro che possano sostenere le imprese in questo complesso periodo. Possiamo ipotizzare che l’Euribor continui, almeno per i prossimi mesi, a procedere la sua tendenza di aumento.
La tua azienda è pronta a sostenere l’impatto? Contattaci e capiamolo insieme.