Si è tenuto il 6 luglio scorso il convegno “Leadership forum summer”, un importante evento durante il quale Francesco Alfonso il presidente dell’OAM – l’Organismo Agenti Mediatori - ha fotografato i numeri di un settore, quello del credito, in costante crescita.
Gli iscritti all’elenco OAM, in particolare per quel che riguarda la distribuzione di prodotti come la cessione del quinto, si confermano essere il principale canale di distribuzione con una quota che ha raggiunto il 63,9% del mercato.
Le riflessioni emerse nascono in un contesto meglio illustrato da Banca d’Italia che vede un calo del numero dei dipendenti bancari e degli sportelli rispettivamente del 13 e 34 percento dal 2012 ad oggi.
Una flessione decisamente importante che ha visto la diminuzione di una quota di lavoro effettuata prima dai dipendenti degli sportelli bancari a favore di canali digitali; nel 2021 le banche che offrivano prestiti mediante strumenti digitali è stata pari al 25%.
Ma in questo contesto, qual è il ruolo di Agenti e Mediatori?
Per i clienti l’utilizzo di algoritmi artificiali può comportare discriminazioni e sfumature che un computer non potrà mai cogliere; il ruolo di Agenti e Mediatori è quindi quello di raccogliere le esigenze della clientela le cui richieste saranno presentate sulla base di quelle che sono le policy creditizie dei soggetti finanziatori.
Ma il ruolo di Agenti e Mediatori non finisce qui: il calo del numero dei dipendenti bancari fa sì che il presidio relazionale ed il controllo sul merito di credito e reputazionale dei clienti sia demandato agli iscritti OAM con un conseguente vantaggio delle banche che demandano le verifiche sui soggetti richiedenti a operatori esterni a costo variabile.
Se da un lato gli algoritmi artificiali renderanno più “smart” l’accesso al credito, da un lato le persone dovranno cogliere tutti quegli aspetti legati all’empatia e più in generale agli aspetti emotivi che solo un essere umano e non un computer possono cogliere.
I consulenti di FINTECH MEDIA FINANCE, collaboratori iscritti all’OAM, sono pronti a raccogliere il testimone di questa nuova era che vede centrale il ruolo della persona per mettere in relazione banche e imprese.