Si è da poco conclusa la terza edizione della “Fiera del credito”, un evento che raccoglie operatori del settore che anche quest’anno hanno cercato di analizzare la situazione in cui viviamo e dare una chiave di lettura per i possibili sviluppi futuri.
ASSILEA, l’associazione italiana che raggruppa tutti i più importanti attori nel settore del leasing e del noleggio, ha fotografato i numeri del 2021 che riportano una netta ripresa del numero dei contratti di leasing rispetto al 2020.
Nel 2021 il valore dei contratti stipulati è stato pari a 28,8 miliardi facendo registrare una crescita del 25,6% rispetto al 2020 e addirittura superiore del 3,1% rispetto al periodo pre-pandemia.
La tendenza positiva prosegue anche nel 2022 che, seppur registra un calo nel numero dei contratti stipulati (-3,2% rispetto allo stesso periodo del 2021), è cresciuto nel valore di un 12,8%.
Il comparto che ha fatto registrare le maggiori performance è quello dello “strumentale” mentre è stabile il settore “auto”.
Angelo Brigatti, presidente di ASSILEA SERVIZI, ha illustrato in tale occasione un importante progetto denominato “GreenLease”, un’iniziativa che si pone un duplice obiettivo: favorire l’indipendenza energetica delle PMI e aiutarle a sostenere la transizione ecologica in linea con i progetti GREEN del PNRR.
Sul piano concreto ASSILEA SERVIZI fotografa la situazione dei beni immobili di proprietà delle società di leasing: 30.000 strutture industriali per una superficie utilizzabile di oltre 47 milioni di metri quadri.
L’idea è proprio quella di sfruttare queste aree per installare gli impianti fotovoltaici sui tetti dei capannoni di proprietà delle società di leasing.
Seppur qualche società di leasing, particolarmente attenta al green, ha già da anni sviluppato il prodotto del leasing “fotovoltaico”, altre società ancora non vedono di buon occhio questo genere di operazioni probabilmente per la scarsa fungibilità dei beni.
“Per una PMI” ha raccontato Angelo Brigatti “si tratterebbe di un investimento che farebbe ridurre da subito il costo dell'energia e dal sesto o settimo anno, dopo aver esaurito l'investimento iniziale, un altro sensibile taglio”.
Inoltre, ha aggiunto Brigatti “raggiungeremmo l'obiettivo non consumando il territorio e utilizzando energia dove viene prodotta senza andare a gravare sulla rete. In questo modo non andiamo a dare ai nostri clienti un supporto solo finanziario, ma anche operativo”.
FINTECH MEDIA FINANCE, da sempre attenta a cogliere le opportunità legate ai progetti green, è sempre disponibile attraverso la rete dei propri consulenti a fornire soluzioni che possano aiutare nel concreto le aziende.