Con l’approvazione della Legge di bilancio per il 2022 sono stati prorogati alcuni importanti strumenti a supporto del credito e degli investimenti alle imprese.
A sostegno della liquidità aziendale si segnala il rifinanziamento del Fondo di Garanzia (seppur con alcune modifiche), e la conferma degli incentivi per l’acquisto di macchinari da parte delle Pmi ai sensi della Sabatini e del credito di imposta per gli investimenti semplici e in macchinari Industria 4.0 (con una rimodulazione a scalare).
Vediamo di seguito le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2022:
Fondo di Garanzia
Il Fondo di Garanzia è stato rifinanziato, con 3 miliardi di euro fino al 2027, e resta uno degli strumenti fondamentali per agevolare l’accesso al credito.
Seppur rifinanziato, questo intervento subisce delle modifiche riducendone l’intervento:
- Al 31/12/2021 sono finite del tutto le moratorie facendo pesare sempre più il tema della sostenibilità del debito da parte delle aziende italiane che storicamente fanno un ampio uso del credito bancario peraltro aumentato in maniera importante nel corso del biennio 2020/2021;
- A partire dal 01/04/2022 le garanzie non saranno più gratuite ma rilasciate a fronte di una commissione da versare al Fondo;
- A partire dal 31/12/2021 a fino al 30/06/2022 le garanzie subiranno queste modifiche:
- le garanzie per i finanziamenti oltre i 30.000 euro restano all’80%, ma solo se finalizzati a investimenti. Le coperture sui prestiti per la liquidità scendono al 60%
- tutte le garanzie sui prestiti entro i 30.000 euro passano dal 90% all’80%.
Nuova Sabatini
La misura è stata rifinanziata fino al 2026 con 900 milioni di euro. Non sono previsti cambi sostanziali nell’entità dell’intervento: il contributo in conto interessi è pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali.
L’incentivo viene rilasciato a fronte dell’acquisizione (tramite mutuo o leasing) di beni strumentali nuovi di fabbrica con importi compresi tra 20 mila e 4 milioni di euro.
L’unica novità è relativa all’erogazione dell’incentivo: ritorna il limite di 200 mila euro per l’erogazione in unica tranche.
Ricordiamo come questo importantissimo intervento abbia sostenuto le aziende italiane nel processo di rinnovo del proprio parco macchinari/attrezzature e quindi accogliamo con favore la scelta di proseguire su questa strada che aiuterà le imprese del bel paese ad essere sempre più competitive ed all’avanguardia in un’ottica di espansione interna e verso l’estero; non da sottovalutare inoltre che, nuovi e più performanti macchinari, consentiranno di ridurre il consumo energetico creando un duplice vantaggio sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista ambientale, aspetto sempre più presente ed attenzionato in ottica di sviluppo “green” delle aziende.
Credito Imposta Investimenti semplici e 4.0
Scendono come già previsto dal Piano Transizione 4.0 le aliquote applicate al credito imposta.
Per gli investimenti in beni strumentali semplici (sia materiali che immateriali) l’agevolazione è pari al 6%.
Per gli investimenti in beni materiali 4.0 le aliquote per il 2022 sono invece pari a:
- 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro,
- 20% per investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro,
- 10% per investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.
Il 2022 inizia con alcuni aspetti a cui sicuramente bisognerà porre la giusta attenzione per evitare di incappare in situazioni di eccessivo indebitamento o per non perdere delle importanti opportunità per rendere sempre più competitiva l’impresa.
I consulenti di FINTECH MEDIA FINANCE sono sempre a disposizione per consigliare le aziende nella scelta dello strumento più adatto alle proprie esigenze.