Il fenomeno della cosiddetta desertificazione bancaria continua a crescere in Italia, segnalando una trasformazione profonda del rapporto tra cittadini, imprese e istituti di credito. Secondo i dati dell’Osservatorio First Cisl aggiornati al 30 settembre 2025, negli ultimi nove mesi sono stati chiusi 268 sportelli bancari, pari a una riduzione dell’1,4% rispetto alla fine del 2024.
(Fonte: First Cisl – Osservatorio desertificazione bancaria, dati al 30 settembre 2025)
La contrazione non è uniforme: a registrare le maggiori chiusure sono Basilicata e Marche (–2,5%) e il Veneto (–1,9%). L’analisi mette in luce come la progressiva riduzione della presenza fisica degli istituti di credito stia assumendo una dimensione strutturale, con ricadute sempre più evidenti sul tessuto economico locale.
Alla fine di settembre, 3.419 comuni italiani, pari al 43,3% del totale nazionale, risultano completamente privi di sportelli bancari. In queste aree vivono 4,7 milioni di persone, con un incremento dell’1,8% rispetto al 2024.
Altri 6,5 milioni di cittadini risiedono in comuni dove è presente una sola filiale, e le imprese localizzate in territori desertificati sono cresciute di oltre 6.200 unità nello stesso periodo.
(Fonte: First Cisl, 2025)
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la desertificazione bancaria non riguarda solo i piccoli centri o le aree interne. Anche le grandi città registrano una significativa riduzione degli sportelli: tra il 2021 e il 2025, Roma ha perso il 12,7% delle filiali e Milano addirittura il 14,6%, entrambe sopra la media nazionale (–10,4%).
Questo trend dimostra che la riduzione della rete fisica coinvolge trasversalmente l’intero sistema, spinta dai processi di digitalizzazione e dalla razionalizzazione dei costi.
Il report evidenzia inoltre come le operazioni di aggregazione tra gruppi bancari possano accentuare ulteriormente il fenomeno. Un esempio emblematico è l’ipotesi di integrazione tra Crédit Agricole Italia e Banco Bpm, che porterebbe a una rete complessiva di 2.425 sportelli: un’operazione che, secondo l’analisi, potrebbe determinare ulteriori chiusure con impatti negativi su famiglie, imprese e occupazione.
(Fonte: First Cisl, 2025)
La progressiva rarefazione della rete bancaria tradizionale ha conseguenze dirette sull’inclusione finanziaria. Mentre la digitalizzazione procede a ritmo sostenuto, una parte della popolazione — in particolare gli over 65 — resta esclusa dai canali online. Per il mondo imprenditoriale, soprattutto per le PMI radicate nei territori periferici, l’assenza di interlocutori bancari fisici può tradursi in maggiori difficoltà di accesso al credito e minore consulenza personalizzata.
Per le imprese e i professionisti del credito, la desertificazione bancaria non è solo un dato statistico, ma un fattore strategico da monitorare.
In questo scenario, FINTECH MEDIA FINANCE si propone come partner per affiancare le aziende nella mappatura dei territori a rischio, nella valutazione delle opportunità creditizie e nell’adattamento delle strategie commerciali alle nuove esigenze del mercato.
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