200.000 posti di lavoro a rischio: l’intelligenza artificiale trasforma le banche

Gennaio 2025 | Fintech Media Finance

Un recente studio condotto da Bloomberg Intelligence prevede che l’intelligenza artificiale (IA) rivoluzionerà il settore bancario nei prossimi tre-cinque anni, con una possibile riduzione di 200.000 posti di lavoro a livello globale.

200.000 posti di lavoro a rischio: l’intelligenza artificiale trasforma le banche

Un recente studio condotto da Bloomberg Intelligence prevede che l’intelligenza artificiale (IA) rivoluzionerà il settore bancario nei prossimi tre-cinque anni, con una possibile riduzione di 200.000 posti di lavoro a livello globale. Questo cambiamento epocale interesserà principalmente le mansioni ripetitive e automatizzabili, come quelle legate al back office e all’assistenza clienti. Secondo i Chief Information

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Il 2024 si conclude con una crescita economica limitata, coerente con la tendenza europea, influenzata da tensioni geopolitiche e fattori macroeconomici complessi. Nonostante questo, alcuni segnali positivi emergono: una politica monetaria più accomodante, una maggiore stabilità finanziaria e un sistema bancario italiano in salute.

Il bilancio del 2024: stabilità bancaria e segnali di vitalità nell’OAM

Il 2024 si conclude con una crescita economica limitata, coerente con la tendenza europea, influenzata da tensioni geopolitiche e fattori macroeconomici complessi. Nonostante questo, alcuni segnali positivi emergono: una politica monetaria più accomodante, una maggiore stabilità finanziaria e un sistema bancario italiano in salute. Il settore del credito, in particolare, ha mostrato dinamismo, con il

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A settembre, prestiti alle famiglie in crescita (+0,4%), ma il credito alle imprese è in calo (-2,8%). Le disparità regionali persistono, ma il divario tra Sud e Nord si riduce. FINTECH MEDIA FINANCE supporta le imprese con soluzioni finanziarie innovative.

Doppia velocità del credito: ripresa del sud e sfide per le aziende

I prestiti alle famiglie italiane sono tornati a crescere a settembre, mostrando segnali di ripresa in molte regioni grazie al miglioramento del mercato immobiliare e alla progressiva riduzione dei tassi di interesse. Nel complesso, l’incremento è stato dello 0,4% a livello nazionale, con il Sud in testa (+1%), seguito dal Nord (+0,3%) e dal Centro

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