Sono diminuite di quasi il 5% le richieste di finanziamento delle aziende italiane nel secondo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Questo è quanto emerge dal barometro CRIF:
Se consideriamo invece l’intero primo semestre 2023 il dato mostra un calo al 4,2% rispetto ai primi sei mesi del 2022 con una diminuzione che riguarda tutti i tipi di società, sia le imprese individuali con un calo del 6,6% sia le imprese di capitali con un abbassamento del 3%.
In contro tendenza l’importo medio richiesto, pari ad € 141.581,00, con un aumento del 17,6% rispetto al 2022.
Lo studio evidenzia anche la ripartizione geografica della contrazione registrata con ben 16 regioni su 20 in calo ad esclusione della Sicilia dove si registra un +3,5%; come sottolineato, l’importo medio richiesto è cresciuto in maniera considerevole in 14 regioni su 20.
In estrema sintesi osserviamo meno richieste di importo più alto rispetto al 2022.
Ma quali sono le cause?
Certamente la riduzione del numero di richieste riflette il rallentamento che l’economia ha registrato nel primo semestre 2023 dovuto principalmente ai tassi d’interesse certamente più elevati rispetto all’ultimo biennio e al perdurare della difficile situazione geopolitica causata dal conflitto russo-ucraino.
Queste cause hanno impattato in maniera importante le decisioni delle aziende che oggi si trovano a fare i conti con prezzi delle materie prime alle stelle così come l’aumento dell’inflazione che frena i consumi.
Certamente gli ultimi 6 mesi dell’anno saranno sfidanti e noi di FINTECH MEDIA FINANCE siamo comunque pronti, attraverso i nostri partner, a sostenere le aziende italiane alla ricerca di credito. Che aspetti?