Affrontiamo oggi un tema sentito da molti imprenditori: il tasso d’interesse sui mutui.
Il tasso d’interesse e, più in generale, le condizioni applicate vengono spesso considerate come la discriminante principale da considerarsi in fase di valutazione dell’accensione o meno di un finanziamento per le imprese.
Condizioni quali tasso d’interesse, spese d’istruttoria ed altri costi più o meno espliciti rappresentano i principali driver nella scelta del mutuo, ma ricoprono davvero tutta l’importanza che viene attribuita loro?
La domanda che bisognerebbe porsi è piuttosto questa: l’impresa come utilizza quei fondi?
Le due macrocategorie sono rappresentate dagli investimenti o dalla liquidità.
Nel primo caso la saggezza popolare recita “un buon investimento si deve ripagare da solo” e noi condividiamo a pieno questa affermazione. È importante, inoltre, che un investimento raggiunga qualche punto percentuale in più sul tasso d’interesse pagato, diversamente non sarebbe un buon investimento.
La seconda macrocategoria è rappresentata dalla liquidità: nel caso in cui il mutuo non abbia una finalità precisa e la motivazione della richiesta va costruita, ovvero deve essere spiegata la motivazione per cui si sta richiedendo il denaro.
In questo caso le condizioni applicate devono essere confrontate con il beneficio atteso.
Proviamo a fare qualche esempio: se accetto un tasso d’interesse per me particolarmente elevato – e in questo periodo storico dove i tassi sono molto bassi, solitamente le condizioni possono variare nell’ordine dello “zero virgola” - ma con quel denaro riesco ad ottenere uno sconto commerciale dal mio fornitore per il pagamento immediato della merce, allora molto probabilmente non solo riuscirò a pagare il tasso d’interesse maggiore rispetto alle mie aspettative, ma anche a guadagnare nella redditività delle vendite ottenendo quindi un doppio vantaggio.
Pensiamo a quante volte le imprese sono costrette, specie in particolari periodo dell’anno, ad utilizzare i fidi di cassa con condizioni più elevate di quanto prospettate sul finanziamento: in questo caso pagare qualche Punto Base in più ci può preservare dall’applicazione di condizioni spesso più elevate e farci dormire sonni più tranquilli con un rientro rateale che ci garantisce maggiore serenità.
Ultima considerazione che potrebbe, solo in apparenza, non avere un impatto economico è la velocità nell’erogazione del finanziamento.
“Pochi, maledetti e subito” recita un altro detto popolare e, anche in questo caso, riscontriamo una grande verità: in un mondo estremamente competitivo e veloce, avere a disposizione la somma richiesta in tempi brevi può fare davvero la differenza, in particolare se l’impresa si trova in difficoltà.
Quindi, quando ci troviamo di fronte a condizioni poco in linea con le nostre aspettative, chiediamoci se il tasso d’interesse sia così importante e cerchiamo di capire come destineremo i fondi.
Se desiderate un consiglio, un chiarimento o un’informazione, siamo a vostra disposizione!
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