Lo scorso mese, l’OAM ha pubblicato una notizia riguardante i mediatori del credito iscritti agli Elenchi dell’Organismo Agenti e Mediatori che, nel secondo semestre del 2020, hanno intermediato il 40% del mercato dei mutui in Italia.
I dati riportati dall’indagine sono risultati positivi nonostante la categoria di agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi sia stata definita, per diversi anni, con il termine broker finanziario, facendo sottintendere, nell’immaginario collettivo, a una persona che operava in modo poco trasparente.
Andiamo con ordine e analizziamo l’evoluzione di questa figura:
Come già anticipato, fino a qualche anno fa, il broker finanziario veniva considerato dalle banche come una figura che presentava richieste di finanziamento di dubbio merito creditizio, faticando a ottenere finanza direttamente dai canali bancari.
La clientela considerava questi soggetti persone disoneste che, pur di fatturare le commissioni, si faceva pagare considerevoli somme di denaro ancora prima di istruire la pratica, sapendo che non sarebbe mai stata portata a termine.
Successivamente, grazie all’introduzione della riforma di settore D.Lgs. n. 141/2010, è stato istituito l’OAM, l’Organismo Agenti e Mediatori, che ha introdotto un regolamento fondamentale per il settore certificando ulteriormente le qualifiche dei soggetti iscritti.
Oggi, essere iscritto nei registri dell’OAM significa adempiere a una serie di rigide normative volte alla tutela della clientela, sia essa rappresentata dal consumatore che dalle aziende. L’Organismo Agenti e Mediatori fa affidamento su professionisti che lavorano nel pieno rispetto della tutela del cliente.
Se prima si parlava di “piazzisti di prodotti”, adesso si parla, giustamente, di “consulenti del credito” che propongono soluzioni finanziarie delle mandanti, oppure che mettono in relazione la clientela che una più ampia platea di intermediari.
Quali sono i vantaggi per la clientela e per gli intermediari?
- Poter contare su figure altamente competenti che mettono a disposizione la propria esperienza per soddisfare le necessità di una clientela sempre più esigente;
- Dare la possibilità agli intermediari finanziari di esternalizzare parte dei loro processi interni - tipicamente legati all’aspetto commerciale - fino a passare all’istruttoria delle richieste, con un conseguente abbattimento dei costi fissi legati al mantenimento di strutture interne.
A nostro parere, il ruolo del mediatore creditizio e dell’agente in attività finanziaria, sarà sempre più centrale nel mondo del credito. Negli ultimi anni, infatti, ha subito delle sostanziali modifiche che porteranno a una razionalizzazione delle banche attraverso le fusioni, alla digitalizzazione dei processi e all’esternalizzazione di alcuni aspetti che consentiranno alle banche di recuperare quella marginalità messa a dura prova a causa dei tassi d’interesse ai minimi storici.
Qualora voleste approfondire l’argomento, il nostro team è sempre a disposizione per un confronto aperto.