La bozza della legge di bilancio 2021 prevede la proroga della moratoria sui mutui e sui leasing che, stando alla legge attuale e per chi ne ha fatto richiesta, scadrebbe il 31/01/2021.
Con la nuova legge di bilancio 2021 la scadenza verrà posticipata al 30/06/2021.
Questa proroga rappresenta davvero un’ottima opportunità per le tante aziende che hanno accusato il colpo nel periodo dell’emergenza sanitaria, registrando una diminuzione del fatturato 2020 che, secondo alcune stime, va dal 20% al 60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nonostante questa situazione, continuare a procrastinare il pagamento dei debiti presenta dei risvolti tutt’altro che rassicuranti se consideriamo che, prima o poi, i debiti dovranno essere ripagati.
Mai come in questo periodo una corretta programmazione finanziaria è d’obbligo per le aziende che devono, infatti, capire anticipatamente i flussi di cassa che verranno generati, per identificare i fondi con cui ripagare il debito contratto.
E se i flussi di cassa non fossero sufficienti? Davvero la moratoria può risolvere il problema o è solo un palliativo per cercare di superare questo periodo di difficoltà?
Per rispondere a queste due importanti domande, vanno considerate le due principali variabili in gioco: il volume delle rate da rimborsare mensilmente e i flussi di cassa per coprire il pagamento degli impegni.
Se gli impegni finanziari superano i flussi di cassa allora non possiamo certamente generare debito per pagare altro debito, ma dobbiamo renderlo sostenibile attraverso alcuni strumenti che ci vengono in soccorso. Ecco alcuni esempi utili: il consolidamento dei debiti per rendere gli impegni mensili più “leggeri”, lo smobilizzo dei crediti commerciali per trasformare in liquidità immediata i crediti verso i clienti, la cessione dei crediti fiscali qualora l’azienda ne maturi e la razionalizzazione dei costi per aumentare la marginalità.
Scegliere uno o più strumenti fra questi può fare davvero la differenza se si vuole giocare d’anticipo ed evitare di rimandare il problema. Mai come in questo periodo la figura del consulente finanziario risulta strategica per valutare insieme all’impresa quale sia la soluzione migliore da scegliere.